21 Novembre 2024
visibility
[]
percorso: Home

Come aiutarci

Come i cittadini possono aiutare la Confraternita

La Confraternita del SS. Sacramento e di Misericordia di Porto S. Stefano da oltre 270 anni offre a cittadini servizi di grandissima utilità, supportando in tal senso le istituzioni. Ad ogni modo, essendo un'associazione di volontariato, ha a sua volta bisogno di contributi che la popolazione le può dare in vari modi.
Vediamone alcuni
- Partecipando ai corsi indetti annualmente per diventare soccorritore volontario per i trasporti sulle ambulanze o per guidare le vetture adibite ai trasporti sociali.
- Accompagnando con gli appositi mezzi le persone che devono sottoporsi a visite o terapie presso gli ospedali della zona.
- Partecipando alle iniziative religiose (in particolare alle prociossioni con la veste di "apostolo").
- Dando la propria disponibilità per qualunque inziativa possa essere messa in atto.
- Devolvelndo il cinque per mille ogni anno sulla denuncia dei redditi.
- Con un'offerta che sarà deducibile dalle tasse e che potrà essere effettuata presso la Banca di Credito Cooperativo di Saturnia - agenzia di Porto S. Stefano - codice Iban IT24A088517230000000031380 intestato alla Confraternita di Misericordia di Porto S. Stefano o recandosi presso la sede sul lungomare dei Navigatori.

Progetto BUON FINE con i supermercati Coop

Accanto alla raccolta di generi alimentari da destinare alle famiglie bisognose che la Confraternita di Porto S. Stefano effettua periodicamente con la collaborazione dei supermercati locali, della Caritas e, soprattutto, dei cittadini di buona volontà, da qualche mese è stato sottoscritto dalla stessa Misericordia e dai punti vendita della Coop di via Lambardi e via Marconi il progetto BUON FINE che disciplina questo tipo di aiuti agli indigenti.
Forse non tutti sanno che la grande distribuzione alimentare si trova ogni giorno con grossi volumi di merce, ancora perfettamente commestibile ma che non può più essere venduta per diversi motivi quali la scadenza ravvicinata, la confezione ammaccata, l’etichetta strappata ed altro ancora. Gettare tutto questo ben di Dio, per giunta in un momento di crisi economica, è a dir poco ingiusto, senza pensare ai danni ambientali causati.
Sulla base di tali considerazioni, è stata varata la legge n. 155 del 25 giugno 2003, meglio nota come “Legge del Buon Samaritano”, che ha permesso di recuperare questa merce per destinarla agli indigenti. E la Misericordia con la Coop di Porto S. Stefano sono stati fieri di applicarla in loco per dare sollievo alle famiglie bisognose che sono poi più numerose di quanto si pensi.

Realizzazione siti web www.sitoper.it